Isola d'Elba

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Autore Messaggio
INAUGURAZIONE DEL NUOVO CAMPO DI PADEL A RIO NELL’ELBA
Messaggio 26540 del 26.04.2024, 18:20
Verrà inaugurato ufficialmente domenica 28 aprile alle 17,30, alla presenza del sindaco di Rio Marco Corsini, il nuovo campo di Padel di Rio nell’Elba. Dopo i lavori di ripristino del tappeto danneggiato e di sostituzione del vetro, l’Amministrazione Comunale di Rio ha consegnato il nuovo campo di Padel al Tennis Club di Rio nell’Elba che sarà il gestore dell’impianto.

Si è quindi consolidato definitivamente, a Rio nell’Elba un piccolo centro sportivo dove al Padel si affianca un campo da tennis e una piccola palestra.

Durante la cerimonia di inaugurazione verrà consegnata una targa di ringraziamento ad Arnaldo Squarci, storico fondatore del Tennis Club di Rio nell’Elba, che da sempre assicura la continuità organizzativa all’impianto sportivo riese.

Al termine della cerimonia il Tennis Club offrirà ai convenuti un piccolo rinfresco.
AI - Intelligenza Artificiale
Messaggio 26539 del 26.04.2024, 12:14
Provenienza: Cala Seregola
Negli Usa il genio Altmann, inventore della AI, sta chiedendo al mercato finanziario l'equivalente di 7 mila mld di dollari per portare avanti le sue sempre più avanzate ricerche sull'intelligenza artificiale.

il governo Meloni sta stanziando 1 mld di euro per le ricerche italiane sull'intelligenza artificiale. Si, solo 1 miliardo. Dove pensa di andare? Forse creerà un po' di poltrone per andare ai congressi in giro per il mondo e produrre qualche relazione. Questa non si chiama ricerca; come si dice da noi "fare un matrimonio con i fichi secchi".
Paese fantasma
Messaggio 26538 del 26.04.2024, 07:28
Provenienza: La Cultura va saputa fare
Marciana Marina sarà la capitale culturale dell'Elba con zero musei e migliaia di turisti che riempiono appartamenti, alberghi, ristoranti, bar, negozi. E i marinesi non vivono di solo pane. Rio Nell'Elba con due Musei, un teatro, una biblioteca e il più inutile dei festival del libro, resterà capitale della recessione. Basterebbe copiare.
Per Rio di giu
Messaggio 26537 del 25.04.2024, 23:01
Ragioni da persona senza Cultura mentre noi miriamo a divenire il Polo Culturale Isolano. Al tempo del Rinaldone non c'erano ne lapidi ne cimiteri e siccome non semo boni a fa un passo in direzione dell'altri comuni dell'Elba, l'obiettivo è tornare all'età neolitica. Strade rotte, sporcizia e erba alta sono il primo passo verso un brillante futuro ricco di Cultura, dove mancano i soldi per sistemare una buca ma ci sono per pagare un cospicuo canone per quattro pezzi di minerali perché alle compagne piace così.
Riese di giù
Messaggio 26536 del 25.04.2024, 20:37
Al cimitero di Rio Marina ci sono decine di lapidi di marmo cadute e altrettante in bilico. Fate qualcosa per rispetto dei defunti, la sicurezza di chi visita i propri cari e la salvaguardia di lapidi costose per loculi pagati fior di quattrini al comune. Avete rotto i co ni con musei, mostre, collezioni private pagate a peso d'oro e altre cassate.
Più chiaro di così...
Messaggio 26535 del 25.04.2024, 18:57
Provenienza: Huffpost Italia
Amico Putin.
FdI, Lega e M5S a Strasburgo si astengono sulle ingerenze russe
Voto in compagnia di Vox e dei lepenisti. Tutti gli altri gruppi a favore del testo sulla lotta alle interferenze di Mosca. Contrari i tedeschi di Afd (filonazisti)
Mattarella
Messaggio 26534 del 25.04.2024, 13:40
"Il fascismo aveva in realtà, da tempo, scoperto il suo volto, svelando i suoi veri tratti brutali e disumani.  
 
Come ci ricorda il prossimo centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle celebrazioni del 25 Aprile a Civitella in Val di Chiana.   

"Occorre - oggi e in futuro - far memoria di quelle stragi" nazifasciste "e di quelle vittime e sono preziose le iniziative nazionali e regionali che la sorreggono. Senza memoria, non c'è futuro". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle celebrazioni del 25 Aprile a Civitella in Val di Chiana.   

"Totalmente sottomessa alla Germania imperialista di Hitler, l'Italia fascista, entrata nel conflitto senza alcun rispetto per i soldati mandati a morire cinicamente, non avrebbe comunque avuto scampo. Ebbe a notare, con precisione, Luigi Salvatorelli: 'Con la sconfitta essa avrebbe perduto molto, con la vittoria tutto…'". Lo ha detto il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, celebrando la festa della liberazione a Civitella Val di Chiana.   

"All'infamia della strage di Marzabotto, la più grande compiuta in Italia, seguì un corollario altrettanto indegno: la propaganda fascista, sui giornali sottoposti a controlli e censure, negava l'innegabile, provando a smentire l'accaduto, cercando di definire false le notizie dell'eccidio e irridendo i testimoni". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle celebrazioni del 25 Aprile a Civitella in Val di Chiana.
Per x morale
Messaggio 26533 del 25.04.2024, 12:08
Non lo ammetteranno mai né qui né altrove ma nel loro intimo, tra sé e sé, guardandosi allo specchio, sono consapevoli del loro doppiopesismo che porterà alla definitiva rovina di Rio Elba.
X Resistente
Messaggio 26532 del 25.04.2024, 11:56
Ci manca anche un cartello contro Putin ed i mercenari nazisti che lo circondano. Poi uno anche contro Ammas, che anche gli stati arabi stanno scaricando. Poi qualche altro cartello contro Usa, Russia e Cina per le porcherie che fanno in Africa. Poi.. poi, in giro per il pianeta... ma basta così, ce ne è abbastanza!
25 Aprile 2024
Messaggio 26531 del 25.04.2024, 11:47
Provenienza: Mago Chiò
Troppa gente si sta riempiendo quest'anno la bocca inneggiando alla Festa della Liberazione.

A maggior ragione è necessario dividere il grano dalla pula.
Folgorata sulla via di Damasco... oppure camaleontismo?
Messaggio 26530 del 25.04.2024, 11:41
(ANSA) - "Nel giorno in cui l'Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio. Continueremo a lavorare per difendere la democrazia e per un'Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.  
X Morale
Messaggio 26529 del 25.04.2024, 10:57
Compagna chi? Berlinguer poneva la questione morale. A cosa si è ridotta quella questione morale nel Comune Riese?
Morale
Messaggio 26528 del 25.04.2024, 10:20
Provenienza: Rio
Meno soldi al cimitero di Rio per aprire la galleria alla piaggia dove i pulmans di turisti sono a pieno regime da marzo e i musei di Rio sono ancora chiusi e il celebre museo Ricci lo resterà per sempre. Compagne di Rio non avete nulla da dire? Compagna E saresti stata zitta anche con un altro Sindaco?
Resistente
Messaggio 26527 del 25.04.2024, 09:40
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQz3P6AdUwu-wHB2quK0T8ohhFP_6-5Fv1aCw&usqp=CAU
cimiteri
Messaggio 26526 del 25.04.2024, 09:17
Provenienza: rio marina
Ma quando verranno fatti dei lavori visibili al cimitero di Rio Marina? Non lo vedete in che stato si trovano? Marciapiedi, viali, muri dentro e fuori, tetti, ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc. Sti 150 mila euro spesi 2023 dal parco minerario non si vedono proprio.
De Bortoli
Messaggio 26525 del 25.04.2024, 08:31
Provenienza: Dal Corriere della Sera
https://www.corriere.it/opinioni/24_aprile_24/25-aprile-ottanta-anni-non-sono-bastati-fdc8f9a7-0070-456a-9bae-423167648xlk.shtml
X Perplesso
Messaggio 26524 del 25.04.2024, 08:24
Bene, complimenti. Hai dimenticato solo i bambini israeliani, senza colpa anche loro. Sono gli adulti di quella martoriata regione che pensano di risolvere i problemi con la guerra.
Riese Perplesso
Messaggio 26523 del 25.04.2024, 07:47
Provenienza: Rio Marina
In questo giorno cosi' importante per la nostra storia, un pensiero va a chi libertà, pace, ed il diritto a una vita dignitosa vengono negati per colpa di guerre assurde, di prepotenze, di sete di potere. Ai bambini Palestinesi, Siriani, Ucraini e in ogni luogo del mondo urla il secco rumore delle armi, che possano un giorno cantare con gioia anche loro "Bella Ciao". Ai revisionisti, negazionisti, rilettori pro domo sua della storia, ancora sbronzi dalla vittoria elettorale, invito a soffermarsi davanti a quelle lapidi con tanti nomi presenti in ogni paese della nostra Italia, nomi di giovani donne e uomini morti per la nostra libertà, libertà che qualcuno vorrebbe negare, assottigliare, ridimensionare assoggettando stampa e tv ai poteri politici in carica, picchiando ragazzini inermi, dando così una "lezione" a chi vuole un paese pacifico e pacifista che bandisca le armi e non supporti alcuna forma di violenza. Il fascismo è morto in questo giorno, ma non la sua idea che ancora oggi, rivisitata e sotto mentite spoglie, serpeggia anche su questo blog in vari interventi. Ma tranquilli, già una volta sono stati sconfitti, risuccederà ancora. Viva il 25 Aprile, l'Italia antifascista e la libertà, viva la Pace tra i popoli.
X 2 maggio
Messaggio 26522 del 24.04.2024, 22:56
Sei avanti! Che c'entra la fusione? A Rio elba potevano chiudere lo stesso magari due museii, alla marina potevano aprire due miniere. O no???
primo maggio
Messaggio 26521 del 24.04.2024, 19:05
a rio marina inaugurano la riapertura della galleria mineraria a rio elba inagurano la richiusura del museo ricci complimenti a chi a votato si per la fusione.
Per Rio Castello
Messaggio 26520 del 24.04.2024, 18:21
La tua amica non si faccia illusioni perche per le manutenzioni dei cimiteri i quattrini adrebbero messi in piu e no in meno e basterebbe fare un giro per vedere il bisogno di lavori che c'è a cominciare dal completamento dei loculi in quello di Rio Marina. Una manovra tanto azzardata sarebbe un assist alle minoranze.
Ivano
Messaggio 26519 del 24.04.2024, 10:33
Provenienza: Corte dei Conti
REPUBBLICA ITALIANA - IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE DEI CONTI - TERZA SEZIONE GIURISDIZIONALE CENTRALE D'APPELLO
composta dai seguenti magistrati:
Luciano Calamaro Presidente , Giuseppa Maneggio Consigliere rel. , Marco Smiroldo Consigliere , Patrizia Ferrari Consigliere , Giovanni Comite Consigliere
ha pronunciato la seguente SENTENZA
Nel giudizio di appello, in materia di responsabilità amministrativa, iscritto al n. 54316 proposto da MERLINI Marcella, rappresentata e difesa dagli Avvocati Lorenzo CALVANI e Andrea STRAMACCIA ed elettivamente domiciliata presso il loro studio in Firenze, viale Lavagnini n. 13, come da procura in calce all’atto di appello, per la riforma parziale della sentenza della Sezione giurisdizionale regionale per la Toscana n. 249, depositata il 17.20.2018;
Visti gli atti di appello e tutti gli altri atti e documenti di causa;
Uditi, nella pubblica udienza del giorno 5 giugno 2020, il relatore, cons. Giuseppa Maneggio, l’avv. Calvani, per l’appellante, nonché il PM nella persona del vice procuratore generale Elena Tomassini.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con l’epigrafata sentenza, la Sezione giurisdizionale regionale per la Toscana, in parziale accoglimento dell’atto di citazione, ha condannato Merlini Marcella, già responsabile del servizio tributi del comune di Rio nell’Elba (LI) al pagamento della somma di € 232.162,13, comprensiva di rivalutazione monetaria, per il danno subito dall’Amministrazione comunale a seguito del pagamento delle fatture emesse dalla società “Etruria Servizi s.r.l.” affidataria del servizio di accertamento dell’I.C.I. per il periodo 2004/2009. La convenuta è stata condannata, altresì, all’ulteriore somma di € 303,44 a titolo di indebito compenso incentivante corrisposto al personale del predetto comune, e relativa alla mancata restituzione della predetta somma.
La Procura regionale, nel proprio atto di citazione, aveva prospettato tre profili di danno tutti ascivibili alla Merlini quale Responsabile del Servizio Tributi del comune di Rio nell’Elba.

In ordine alla prima posta di danno, ha contestato alla Merlini di avere liquidato, in favore del concessionario del comune per l’accertamento del tributo ICI dovuto e della relativa evasione – Società Etruria Servizi s.r.l. – un aggio di € 1.416.220,00 pari al 90% rispetto alle somme incassate dal comune corrispondenti a € 1.573.370,22 a fronte di un aggio pattuito del 37% (anni 2004-2007) poi ridotto al 30% (anni 2008-2009). Con conseguente danno erariale – tenuto conto della differenza tra quanto pattuito e quanto liquidato - di € 865.540,39.

La seconda posta di danno scaturiva dall’indebita liquidazione al personale, tra cui la medesima Merlini, di incentivi per il potenziamento dei controlli per l’accertamento I.C.I. per le medesime attività svolte dalla concessionaria. La terza posta di danno evidenziata dalla Procura regionale era relativa sempre ad un compenso incentivante erogato al suddetto personale dopo l’internalizzazione dell’attività prima svolta da Etruria Servizi, incentivo non corrispondente ad alcuna attività accertativa.
Radicatosi il contraddittorio con la rituale costituzione in giudizio della convenuta, all’udienza del 19 luglio 2017 i giudici di prime cure, con ordinanza istruttoria n. 96/2017, richiedevano all’Amministrazione comunale copia dei mandati di pagamento muniti di attestazione dell’avvenuto rilascio di quietanza di pagamento in relazione alle fatture emesse da Etruria Servizi srl nel corso del 2010.
L’amministrazione ottemperava a quanto richiesto con nota del 17 novembre 2017 allegando, altresì, la scrittura di conciliazione intervenuta tra società concessionaria Etruria Servizi srl e il Comune di Rio nell’Elba. A seguito del deposito della predetta documentazione, la Procura regionale chiedeva la fissazione della nuova udienza che si celebrava in data 18 luglio 2018.
Il giudice di primo grado ha respinto le eccezioni preliminari di inammissibilità dell’atto di citazione per non corrispondenza con l’invito a dedurre, ha accolto parzialmente l’eccezione di prescrizione del diritto e nel merito ha reputato parzialmente fondata la prospettazione accusatoria e liquidato il danno nei termini suindicati.
Avverso la sentenza la Merlini ha interposto rituale appello per i motivi di seguito sinteticamente esposti:
-erroneità della sentenza nella parte in cui è stata ritenuta accertata un’evasione ICI di soli € 1.573.370,22 quando, invece, questo era l’importo di quanto riportato per cassa a bilancio e limitatamente al 31.12.2009, mentre l’evasione accertata da Etruria servizi mediante avvisi di accertamento definitivi e concretamente esigibili ammontava a € 3.715.346,92 , di cui € 2.975.446,56 per I.C.I. e la restante somma per TARSU. Ed ha ritenuto pagato un aggio pari al 90,06% dell’accertato senza nemmeno tenere conto che tale somma era comprensiva di Iva.
-erroneità della sentenza nella parte in cui ha omesso di considerare non solo quanto accertato e messo a disposizione dell’Amministrazione in maniera concretamente esigibile da parte di Etruria Servizi s.r.l., ma anche quanto poi effettivamente riscosso dall’Amministrazione per effetto degli stessi accertamenti che avrebbe reso insussistente qualsiasi danno per l’Amministrazione, rendendo l’aggio non solo coerente con quanto accertato e messo a disposizione con esigibilità concreta ma altresì con quanto poi effettivamente riscosso ed ancora in via di riscossione.
L’appellante ha dedotto, in estrema sintesi, la insussistenza dello stesso danno erariale. Ha, in proposito, osservato che la sentenza avrebbe violato gli artt. 86, comma 2, lett. f) del c.g.c. e l’art. 95 c.g.c., con particolare riferimento ai commi 1 e 3, avendo deciso non su fatti realmente accertati ma su affermazioni rese da soggetti non affidabili e non verificate dal consulente; inoltre, il Giudice non avrebbe né acquisito la documentazione presso il Comune, né disposto la C.T.U. richiesta in primo grado.
Ha sostenuto, infatti, che sarebbe risultata mancante, agli atti, tutta la documentazione cartacea e informatica, pur presente nell’archivio dell’Ufficio tributi dell’ente e facilmente consultabile; che gli avvisi di accertamento, contrariamente a quanto sostenuto dal responsabile del servizio economico in risposta alla richiesta istruttoria della Procura regionale, risultavano completi per tutti gli aspetti, altrimenti non sarebbero stati riscossi; e che, soprattutto il consulente della Procura stessa non si sarebbe mai recato a visionare la documentazione presente presso gli uffici comunali.
Ha richiamato e riprodotto le tabelle già depositate nella memoria di costituzione, divise per ciascun anno e per ciascun tributo, indicando tutte le somme messe a disposizione dell’amministrazione e concretamente esigibili per effetto degli accertamenti divenuti definitivi.
In particolare, secondo l’appellante, dalla tabella n. 15 emergeva che l’importo relativo all’attività di accertamento ed esazione dell’ICI per l’anno 2009 era stato di € 733.333,00, quale frutto di accordo bonario transattivo (in luogo dell’importo accertato come esigibile) sul quale era corrisposto un aggio del 30% pari a € 219.999,00.
In ogni caso qualora si fosse ritenuto che l’aggio dovesse essere effettivamente applicato sulle somme effettivamente riscosse, sarebbero stati violati gli artt. 52 del r.d. n. 1214 del 1934 e 83 del r.d. n. 2440 del 1923 sul potere riduttivo.
Infatti, l’appellante si sarebbe limitata ad eseguire la delibera della Giunta comunale n. 109 del 19 dicembre del 2007, secondo cui l’aggio doveva applicarsi su tutte le maggiori entrate messe a disposizione dell’Amministrazione comunale effettivamente introitate e/o introitabili per effetto della loro esigibilità concreta. Pertanto, a tutto concedere, il danno avrebbe dovuto essere addebitato ai componenti dell’organo politico.
- erroneità della sentenza nella parte in cui ha condannato la convenuta al pagamento di € 303,04 quale somma dovuta da altra dipendente del Comune ed illegittimamente non restituita da quest’ultima, pur essendo la somma ancora recuperabile coattivamente da chi l’aveva indebitamente riscossa.
Dopo aver richiesto la riforma anche in punto di spese, ha chiesto conclusivamente di dichiarare l’inammissibilità, improcedibilità, irricevibilità, nullità della citazione in giudizio ovvero di respingere nel merito la domanda assolvendo integralmente l’appellante, con vittoria di spese e onorari del doppio grado.

Con analitiche e articolate conclusioni scritte, la Procura generale ha confutato tutti i motivi d’appello, evidenziando in particolare la erroneità della prospettazione dell’appellante per la quale l’aggio andrebbe computato non su quanto effettivamente recuperato, ma sull’importo accertato da parte della società Etruria.

Ha, invece, ritenuto meritevole di accoglimento il motivo riguardante l’IVA, poiché il suo calcolo al netto dipende dalla corretta applicazione dei parametri contrattuali con la società, che non sono stati discussi nella domanda introduttiva. Di conseguenza, il totale delle somme risultanti dalle fatture comprende il 20% dell’IVA che deve, quindi essere sottratto.
Per tutto il resto ha chiesto la conferma della sentenza impugnata con condanna al pagamento delle spese del grado.
All’odierna pubblica udienza le parti hanno concluso come da verbale.
MOTIVI DELLA DECISIONE
La fattispecie all’esame concerne, in primo luogo, una ipotesi di responsabilità amministrativo contabile per il danno subito dal comune di Rio nell’Elba e riconducibile alla condotta della responsabile dell’ufficio tributi del medesimo comune per avere essa disposto il pagamento ad Etruria Servizi srl – affidataria del servizio dell’accertamento tributario dell’ICI – di una somma (a titolo di aggio) abnorme rispetto a quanto effettivamente dovuto.
Occorre rilevare che il danno erariale complessivamente contestato in citazione ha riguardato tre poste di danno.

La prima pari a € 865.540,39, relativa alla differenza tra quanto contrattualmente previsto e che doveva essere versato a mente del disciplinare e quanto illegittimamente versato, è stata ridimensionata dalla Sezione territoriale,
in accoglimento della eccepita prescrizione,
e riquantificata nella misura di € 232.162,13.

Nello specifico, in sentenza è stato evidenziato che - tenuto conto della data dell’invito a dedurre del 3 maggio 2016 – il danno doveva essere limitato agli importi dei pagamenti non prescritti e al lordo di IVA.
Dalla sommatoria delle fatture emesse da Etruria Servizi srl n. 9 del 2 febbraio 2010, n. 10 del 2 febbraio 2010, n.11 del 2 febbraio 2010, n.12 del 2 febbraio 2010 (tutte con data di pagamento 9 novembre 2011), n. 53 del 16 giugno 2010 e n. 54 del 16 giugno 2010 (ambedue aventi data di pagamento del 29 giugno 2012) sarebbe emerso un danno complessivo di € 331.660,19 (€ 39.653,77+ € 40.281,25 + € 35.602,27 + € 41.607,88 + € 92.525,44 + € 81.989,58).
Secondo il Collegio di prime cure, alla somma di € 331.660,19 andava sottratto il 30% (€ 99.498,05) che, a norma del disciplinare, art. 8, comma 1, costituiva importo dovuto, con conseguente danno, per la prima delle poste contestate dalla Procura regionale, pari a € 232.162,13 (€ 331.660,19 - € 99.498,05).
L’appellante con un primo articolato motivo d’appello ha contestato essenzialmente il capo della sentenza che ha affermato l’esistenza del danno e ne ha liquidato l’ammontare.
Tale essendo il thema decidendum devoluto in appello, il Collegio, esaminati gli atti di causa, ed in particolare le acquisizioni documentali compiute a seguito dell’ordinanza istruttoria n. 96/2017, e quindi, le copie conformi all’originale dei mandati di pagamento relativi alle fatture emesse da Etruria Servizi s.r.l. nel corso del 2010 e le relative quietanze attestanti l’avvenuto pagamento rilasciate dal tesoriere dell’Ente
nonchè la scrittura di conciliazione intervenuta tra il Comune e la Società concessionaria, rileva che non risulta sussistere il danno sopra indicato.
Ed invero,
delimitato – in ragione della statuita prescrizione -
il danno alle fatture emesse dalla concessionaria nel 2010, si evidenzia che le stesse sono state liquidate non per gli importi nelle stesse indicate ma soltanto fino al raggiungimento di complessivi € 220.000,00 – oltre IVA, pari a € 264.000,00 - quali somme spettanti per l’attività espletata (con riferimento agli accertamenti ICI 2004-2005-2006-2007) con un aggio calcolato in misura ridotta rispetto a quello indicato in fattura.
Tale somma di 220.000,00 euro,

inoltre, in base all’atto di conciliazione intervenuto tra il comune e la concessionaria

risulta avere ricompreso anche somme dovute per: il risarcimento del danno da interruzione anticipata del servizio e agli interessi e spese legali, il riconoscimento delle somme già introitate dall’amministrazione, il valore da attribuire alla banca dati messa a disposizione dalla concessionaria (vedasi l’atto di conciliazione).
Conseguentemente, le somme pagate sono risultate inferiori rispetto a quelle indicate nelle fatture e che rappresentavano i pagamenti con l’aggio indebitamente superiore; e pertanto il danno non sussiste perche in concreto –
attesa la riduzione delle somme determinata dalla conciliazione –
l’importo effettivamente corrisposto a titolo di aggio risulta coerente con quello che si sarebbe dovuto comunque pagare applicando le percentuali convenzionali di aggio.
Tale posta di danno deve, pertanto, ritenersi, insussistente, con relativo accoglimento della censura mossa alla sentenza impugnata e riforma del relativo capo.
La seconda posta di danno è stata ritenuta insussistente dai primi giudici, né vi è stato appello da parte della Procura, con conseguente passaggio in giudicato del relativo capo.

L’ultima posta di danno è derivata dal pagamento a favore del personale dipendente dal comune di un compenso per anni successivi quando non operava più Etruria Servizi s.r.l. con incentivo non corrispondente ad alcuna attività accertativa ed esborso non giustificato, per un importo pari a € 38.988,46.

Il giudice di prime cure, nel prendere atto che l’intera somma era stata recuperata ad eccezione della somma di € 303,44, (non restituiti da una dipendente) ha condannato la convenuta al pagamento di tale somma.
L’appellante ha eccepito di non avere alcun potere coercitivo né disciplinare, per cui la responsabilità per il mancato versamento dell’importo sarebbe addebitabile alla dipendente inadempiente ed al responsabile del personale.

Il Collegio ritiene, invece, di dovere confermare, sul punto la condanna della Merlini.
Ed invero, la responsabilità per il conseguente danno arrecato al comune ricade indubbiamente sull’appellante, che, con numerose determine aveva provveduto a liquidare gli incentivi non soltanto ricomprendendo annualità per le quali operava la Etruria servizi e per le quali la delibera istitutiva del progetto non era ancora operante, ma altresì su importi non riscossi a seguito dell’attività del personale e tuttavia pagati spontaneamente dai contribuenti.

Nel delineato contesto appare evidente il comportamento negligente dell’appellante, la quale, con estrema superficialità, ha provveduto a disporre pagamenti non dovuti.
Né, del resto, della vicenda possono rispondere la dipendente che ha percepito gli emolumenti e il responsabile del personale, posto che il danno si è verificato con la corresponsione degli emolumenti stessi, e in ragione della esclusiva condotta della odierna appellante.
Con la conseguenza che la responsabilità non può che essere ascritta alla stessa.

Pertanto, la sentenza va confermata solo per tale posta di danno; fermo restando che, con riferimento alla predetta somma l’interessata potrà far valere – in sede esecutiva – l’eventuale ulteriore recupero, da parte del comune, della somma di cui è condanna.

In conclusione l’appello merita parziale accoglimento nei sensi innanzi esposti.

Conseguentemente il danno risarcibile va rideterminato in complessivi euro 303,44 oltre gli interessi legali dalla data di deposito della sentenza di primo grado e sino al soddisfo.
Le spese di giudizio del presente grado possono essere interamente compensate tra le parti, stante la reciproca soccombenza ex art. 31, comma 3 del CGC. 13
PQM
la Corte dei conti Sezione Terza giurisdizionale centrale d’appello, disattesa ogni contraria istanza, azione, deduzione ed eccezione, definitivamente pronunciando, in riforma della sentenza di primo grado,
accoglie l’appello nei limiti di cui in parte motiva e, per l’effetto, condanna Merlini Marcella al pagamento, in favore del comune di Rio nell’Elba, della somma complessiva di euro 303,44 oltre interessi legali dalla data di deposito della sentenza di primo grado e sino al soddisfo.
Compensa le spese del presente grado di giudizio.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio del 5 giugno 2020.
L’Estensore Il Presidente
F.to Giuseppa Maneggio F.to Luciano Calamaro
Depositata in Segreteria il 09/09/2020
Il Dirigente F.to Salvatore Antonio Sardella
ElbaTamTam ElbaTamTam's Website
Messaggio 26518 del 24.04.2024, 09:31
Vi presentiamo un nuovo blog dove lasciare i vostri pensieri https://elbatamtam.it/wp-content/uploads/2024/04/logo1.png
Perchè...
Messaggio 26517 del 23.04.2024, 20:34
Perchè il Blog Camminando è chiuso? Cosa è successo?
Chiedo per un'amica
Messaggio 26516 del 23.04.2024, 20:07
Provenienza: Rio Castello
Il sito web del parco è fermo al bilancio 2022, quando sarà visibile il bilancio del 2023? Vorrei capire perché i Musei di Rio Nell'Elba sono ancora chiusi e perché non sono state assicurate tutte le addette alle biglietterie dei musei. E per finire sarà vero che per sanare i conti della gestione dei musei viene ridotta la disponibilità per la manutenzione dei cimiteri?
Da Elbareport
Messaggio 26515 del 23.04.2024, 17:35
Provenienza: Portoferraio
BENE COMUNE QUERELA DUE "ANONIMI" PER AVER INGIURIATO SUL WEB LA CANDIDATA MERLINI
Scritto da Lista Bene Comune - Portoferraio Martedì, 23 Aprile 2024 09:37
'La calunnia è un venticello...che sibilando fa stordir'. Così recita, com'è noto, la celeberrima aria del Barbiere di Siviglia. Questa volta, però, i recitanti non si chiamano Don Basilio, ma i sedicenti 'Silvio' e 'Riese' che, in proprio o su input di terzi, hanno indossato impropriamente la toga di giudici per calunniare la candidata Sindaco di Bene Comune, Marcella Merlini, in corsa per il Comune di Portoferraio.

Il terreno scelto dai due maldicenti, tramite commenti e frasi on-line apparsi su giornali e blog locali, è quello di suscitare ombre e gettare discredito sulle capacità tecniche e professionali di Marcella Merlini che, guarda caso, sono le doti alla base della propria candidatura, competenze di cui ha estremamente bisogno il Comune di Portoferraio.

Le frasi che violano la dignità umana e professionale di Marcella Merlini, ignorando volutamente, per evidente malafede, ciò che i Giudici Contabili di secondo grado hanno riconosciuto, vale a dire che il comportamento dell'allora responsabile dei servizi finanziari del Comune di Rio nell'Elba non ha causato danno all'Amministrazione, saranno quindi oggetto di una formale querela, che la Lista 'Bene Comune' sta predisponendo in queste ore, a difesa della immagine e onorabilità propria e della Candidata a Sindaco.
Ci dispiace essere costretti a scendere su questo terreno, ma le vigliaccherie anonime vanno fermate, per mantenere questa campagna elettorale sul piano del civile confronto delle idee e delle cose da fare.
Lista Bene Comune - Portoferraio
X Osservatore
Messaggio 26514 del 23.04.2024, 15:07
Provenienza: Le Paffe
Non so se quello che dici corrisponda al vero, ma ammetto di aver letto recentemente troppi post fuori dai canoni per un corretto confronto. Forse il Blog sta mettendo in pratica il famoso detto di Umberto Eco: lasciare gli "imbecilli" tra le mura del Bar Sport.
Osservatore
Messaggio 26513 del 23.04.2024, 14:07
Provenienza: Cavo
Ho notato, con molto dispiacere e delusione, che non vengono più pubblicati post un po'.....diciamo pruriginosi. Caro Ivano, se hai instaurato una forma di censura dillo. Ci si guarderò bene dall'inviare altri comment. Grazie.
Commento dello Staff del RioBlog del 23.04.2024, 16:18:
Con l'avvicinarsi del 25 aprile, dati gli atteggiamenti "fascistici" sempre più frequenti, richiamiamo,
"La legge 20 giugno 1952, n. 645 (la cosiddetta legge Scelba) in materia di apologia del fascismo, sanziona "chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità" di riorganizzazione del disciolto partito fascista, e "chiunque pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche".
Teniamo fuori chi non è antifascista o sia in odore di fascistico!
Pd rio marina rio elba e cavo
Messaggio 26512 del 23.04.2024, 10:34
Provenienza: RIO MARINA
RIO, BASTA CON IL VITTIMISMO: “Le loro giustificazioni sono contraddette dai numeri” https://ilvicinato.blogspot.com/2024/04/rio-basta-con-il-vittimismo-le-loro.html
Pasquino
Messaggio 26511 del 23.04.2024, 09:31
Ma allora merlini non è che è stata assolta. Semplicemente non ha pagato. O perché prescritto e qui hanno pagato i Riesi, o perché transato, o perché restituito il non dovuto. Altra cosa è assoluzione perché il fatto non sussiste.
Cavese
Messaggio 26510 del 22.04.2024, 19:32
Per Vicinato: dipende di chi è la ditta.
ilVicinato.it
Messaggio 26509 del 22.04.2024, 18:59
Provenienza: RIO
FOTO SEGNALAZIONE… CAVO: “Parcheggio sopra spiaggia Chalet occupato con materiali e mezzi meccanici” https://ilvicinato.blogspot.com/2024/04/foto-segnalazione-cavo-parcheggio-sopra.html
Rioblog
Messaggio 26508 del 22.04.2024, 16:09
Con l'avvicinarsi del 25 aprile, dati gli atteggiamenti "fascistici" sempre più frequenti, richiamiamo,
"La legge 20 giugno 1952, n. 645 (la cosiddetta legge Scelba) in materia di apologia del fascismo, sanziona "chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità" di riorganizzazione del disciolto partito fascista, e "chiunque pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche".
Teniamo fuori chi non è antifascista o sia in odore di fascistico!
Riese
Messaggio 26507 del 22.04.2024, 15:49
Provenienza: Camminando
Da Riese pubblicato il 21 Aprile 2024 alle 21:15

Merlini e la Corte dei Conti - Sent.139/2020 I pagamenti abnormi fatti alla società di recupero crediti Etruria Servizi
Il danno erariale l’ha fatto, ma:
• in parte è andato prescritto e
• in parte Etruria ha rinunciato a riscuotere l’importo fatturato.

Dalla sentenza definitiva della Procura della Corte dei Conti “omissis… Occorre rilevare che il danno erariale complessivamente contestato in citazione ha riguardato tre poste di danno.
La prima pari a € 865.540,39, relativa alla differenza tra quanto contrattualmente previsto e che doveva essere versato a mente del disciplinare e quanto illegittimamente versato, è stata ridimensionata dalla Sezione territoriale, in accoglimento della eccepita prescrizione, e riquantificata nella misura di € 232.162,13.”

Ergo … persi dai contribuenti Riesi 633.378,26 €

“Omissis … e pertanto il danno non sussiste perché in concreto – attesa la riduzione delle somme determinata dalla conciliazione ( avvenuta dopo il rinvio a giudizio) dopo – l’importo effettivamente corrisposto a titolo di aggio risulta coerente con quello che si sarebbe dovuto comunque pagare applicando le percentuali convenzionali di aggio.”

Gli incentivi autoliquidatisi, non dovuti e costretta a restituire
“Omissis … La terza posta di danno evidenziata dalla Procura regionale era relativa sempre ad un compenso incentivante erogato al suddetto personale dopo l’internalizzazione dell’attività prima svolta da Etruria Servizi, incentivo non corrispondente ad alcuna attività accertativa ed esborso non giustificato, per un importo pari a € 38.988,46.
Il giudice di prime cure, nel prendere atto che l’intera somma era stata recuperata ad eccezione della somma di € 303,44, (non restituiti da una dipendente) ha condannato la convenuta al pagamento di tale somma.

Il Collegio ritiene, invece, di dovere confermare, sul punto la condanna .
Ed invero, la responsabilità per il conseguente danno arrecato al comune ricade indubbiamente sull’appellante, che, con numerose determine aveva provveduto a liquidare gli incentivi non soltanto ricomprendendo annualità per le quali operava la Etruria servizi e per le quali la delibera istitutiva del progetto non era ancora operante, ma altresì su importi non riscossi a seguito dell’attività del personale e tuttavia pagati spontaneamente dai contribuenti.

Nel delineato contesto appare evidente il comportamento negligente dell’appellante, la quale, con estrema superficialità, ha provveduto a disporre pagamenti non dovuti.

Né, del resto, della vicenda possono rispondere la dipendente che ha percepito gli emolumenti e il responsabile del personale, posto che il danno si è verificato con la corresponsione degli emolumenti stessi, e in ragione della esclusiva condotta della odierna appellante.
Con la conseguenza che la responsabilità non può che essere ascritta alla stessa."
Xxx osservatore
Messaggio 26506 del 22.04.2024, 09:12
La medaglia è... un insieme. Quello socio economico. Liberismo democratico e fascismo sono due sottoinsiemi. E con questo basta. Con voi, come voi, antifascismo fattivo, mica parole.
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